L’emergenza sanitaria in atto impone scelte diverse anche per la gestione della manodopera stagionale impiegata nella raccolta della frutta. Negli ultimi anni anche Lagnasco aveva aderito, su invito del Comune di Saluzzo, all’accoglienza diffusa promossa da vari Enti del territorio, tra cui Coldiretti e Caritas, per cercare di dare un dignitoso alloggiamento agli stagionali di origine africana giunti in massa nel saluzzese in cerca di un lavoro nei campi. La gestione “emergenziale” degli ultimi anni ha portato, nel nostro Comune, a creare due diversi centri di alloggiamento provvisori con il posizionamento di moduli abitativi nell’area adiacente il Cimitero e in piazza Sacchetto: il primo gestito da Coldiretti, in grado di accogliere 30 lavoratori, ed il secondo allestito dal Comune in collaborazione con Caritas e Monviso Solidale nell’ambito del PAS, Prima Accoglienza Stagionali, ampliato nel 2019 fino a 36 posti letto.
Una forza lavoro diventata indispensabile per le aziende frutticole del territorio, sempre più in difficoltà, per normative stringenti e carenze di disponibilità, a trovare manodopera locale per la stagione di raccolta.
Ecco allora l’esigenza di trovare alternative, ma soprattutto di ribadire fin d’ora con forza che l’accoglienza così come strutturata nel recente passato non potrà essere attuata: il Comune non si attiverà per allestire campi di accoglienza. Inutile sottolineare che la motivazione è igienico sanitaria ed è impensabile che le attuali norme di distanziamento sociale siano vanificate completamente entro luglio.
In modo quasi spontaneo e naturale è quindi nato un Tavolo per l’emergenza frutticola che sta interessando 15 diversi attori tra Comuni, associazioni sindacali agricole ed organizzazioni di produttori della vocata area saluzzese, tutti con il comune denominatore del “problema manodopera” per la prossima campagna di raccolta, conseguente alle restrizioni per l’emergenza epidemiologica in atto.
Per la seconda settimana successiva, i referenti dei Comuni di Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Saluzzo e Verzuolo, di Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Confcooperative, Asprofrut, Jolly Fruit, Joinfruit, Lagnasco Group, Ortofruit Italia, Rivoira e Solfrutta si sono ritrovati in videoconferenza ed hanno proseguito nell’analisi già condivisa la settimana precedente, quando è stata inviata al Presidente della Regione Alberto Cirio e all’Assessore Regionale all’Agricoltura Marco Protopapa, una missiva da tutti sottoscritta con alcune richieste dirette ed alcune indirette di cui farsi portavoce nella conferenza Stato – Regioni.
Questo il testo del comunicato congiunto emesso a seguito della seconda riunione:
Giovedì 16 aprile 2020 il “tavolo sull’emergenza nella frutticoltura saluzzese” si è riunito per la seconda videoconferenza, alla presenza dei referenti dei Comuni di Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Saluzzo e Verzuolo, di Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Confcooperative, Asprofrut, Jolly Fruit, Joinfruit, Lagnasco Group, Ortofruit Italia, Rivoira e Solfrutta, durante la quale è emerso come la pandemia di Coronavirus comprometta l'apertura del PAS e delle altre Accoglienze Diffuse, create a supporto del settore.
Alla luce del nuovo DPCM, che proroga le misure di distanziamento sociale sino al 3 maggio 2020, è del tutto evidente che non sarà possibile creare ammassamenti come quelli che inevitabilmente si verificherebbero al PAS e presso le Accoglienze Diffuse. Sarebbe infatti alquanto ottimistico credere che dal 4 maggio tutto torni alla normalità. Pur non avendo competenza per esprimere pareri o azzardare previsioni in merito ad un’epidemia senza eguali e precedenti, è certo però che si debba lavorare insieme e uniti per trovare soluzioni alternative al fine di salvaguardare i raccolti e le tante aziende coinvolte.
Oltre ai problemi di accoglienza della manodopera ci saranno problemi di reperimento della stessa, pertanto si è ritenuto opportuno sollecitare le competenti Istituzioni regionali e nazionali a:
• individuare forme di sostegno, anche col contributo dei Comuni, per incentivare l’alloggiamento della manodopera presso le aziende;
• introdurre modalità agili di reperimento ed assunzione manodopera, anche attraverso una radicale semplificazione del voucher agricolo;
• defiscalizzare i contributi previdenziali per incentivare le aziende che investono sull'ospitalità della manodopera e garantire maggior competitività sia a livello nazionale che europeo.
È inoltre necessario che i Sindaci presenti al tavolo promuovano con i colleghi dei comuni del saluzzese l’approvazione del regolamento edilizio che permette la semplificazione burocratica per l’accoglienza delle persone in azienda e si auspica un contributo regionale per far fronte ai maggiori costi dell’accoglienza. Non dimentichiamo infatti che gran parte del personale impiegato nelle scorse campagne (oltre il 70%) era alloggiato nelle aziende agricole.
Le normative di distanziamento sociale impongono anche una diversa organizzazione del trasporto dei lavoratori, si è richiesto alla Regione che metta in atto soluzioni in tal senso e che si attivi affinché venga predisposta una piattaforma di incontro domanda/offerta di lavoro.
Ad oggi le maggiori organizzazioni di categoria agricole si sono dotate di sistemi autonomi online riconosciuti dal Ministero e le hanno già messe a disposizione del settore.
Di seguito i link per candidarsi per l’imminente stagione di raccolta:
https://lavoro.coldiretti.it/Pagine/default.aspx
http://www.confagricoltura.it/ita/agrijob_autocandidatura-lavoratore.php
Si attendono, per la videoconferenza di giovedì prossimo, ulteriori positivi sviluppi cui si sta alacremente lavorando in questi giorni, nell’ottica di una collaborazione a 360 gradi che rappresenti una soluzione condivisa da tutti a salvaguardia del settore trainante della nostra economia.