A Lagnasco è stato aperto oggi il centro di accoglienza stagionali, il primo, dopo Savigliano, della rete di accoglienza diffusa creata nell’emergenza Covid, siglata come lo scorso anno, dal protocollo della Prefettura di Cuneo e che offre ospitalità ai lavoratori della frutta senza fissa dimora.
Il Progetto si realizza in questa stagione anche grazie ai contributi del Ministero, come ha sottolineato il prefetto Fabrizia Triolo, accompagnata dal vice Maria Antonietta Bambagiotti.
Sono 36 i posti letto nella struttura di Lagnasco, in piazza Sacchetto a lato del cimitero, "che – descrive il sindaco Roberto Dalmazzo- è importante e ampliata rispetto allo scorso anno. Grazie al contributo del Ministero al comune, oltre 91 mila euro, si sono potuti realizzare gli impianti fissi: idrico, fognario, elettrico e aumentare i posti con una struttura a due piani, dotata di cucina e servizi. L’ospite potrà stare nella struttura al massimo venti giorni dopo la scadenza del contratto di lavoro".
Entra infatti solo chi ha un contratto di lavoro in aziende del territorio e tampone negativo. Lagnasco, in attesa delle altre aperture darà ospitalità a tutti i lavoratori dei comuni firmatari del protocollo che sono 10 quest’anno ( due in più del 2020: Scarnafigi e Manta) insieme a Saluzzo, Costigliole, Cuneo, Lagnasco, Savigliano, Verzuolo, Busca-Tarantasca, in tutto 235 posti no Covid.
Due i pilastri sanitari novità dei centri di accoglienza del protocollo, hanno spiegato il direttore generale AslCn 1 Giuseppe Guerra e Gabriele Ghigo Direttore del Distretto Nord Ovest della stessa Azienda. Prima di accedere si effettuano i tamponi rapidi, per cui non ci saranno positivi. Inoltre verrà data la possibilità di immunizzarsi con il vaccino monodose Johnson & Johnson. Nel Saluzzese verranno inserite sedute vaccinali dedicate agli stagionali al PalacrS del Foro Boario, per la necessità di tempi rapidi.
Sottolineato il ruolo importante della sensibilizzazione all’ offerta del vaccino nei confronti degli occupanti le strutture.
Anche di questo aspetto di informazione e sensibilizzazione si occuperà la cooperativa Armonia che nell’ambito del Progetto Fami Buona Terra, gestirà tutte le strutture della rete- spiega il referente Fabio Chiappello – verificheremo i contratti di lavoro, gli ingressi ai campi, invieremo nelle sedi appropriate per il tampone rapido, come affronteremo in toto le problematiche generali delle accoglienze nei comuni firmatari.
Presenti all'apertura con prefetto e viceprefetto, Forze dell’Ordine, sindaci, referenti di associazioni.
Saluzzo aprirà la sua struttura alloggiativa, la “casetta del custode” dietro il cimitero, dove sono in corso lavori, tra una quindicina di giorni.
Fonte: TargatoCN
Servizio di Vilma Brignone
Foto di Kizi Blengino (Corriere di Saluzzo)