"A causa della condizione di siccità meteorologica sofferta dalla nostra Regione a partire dal secondo semestre del 2021 e tutt'ora in corso, la portata idrica disponibile per l'alimentazione dell'acquedotto pubblico si è sensibilmente ridotta ; la mancanza delle piogge e della neve in questa stagione invernale sta segnando drasticamente le "scorte" naturali di acqua": questa la comunicazione dell'ACDA, l'Azienda Cuneese dell'Acqua che ha in gestione la rete degli acquedotti pubblici, con cui si invita ad evitare l'utilizzo indiscriminato dell'acqua, limitandolo ad usi alimentari e igienico sanitari.
Il Comune di Lagnasco, considerando il sollecito dell'Ente di Governo dell'"Ambito n. 4 Cuneese per i servizi idrici", ha pertanto emesso l'allegato Ordinanza Sindacale (che si allega) con cui si impone il divieto, con decorrenza immediata e fino al 30 settembre (salva diversa disposizione), di utilizzare l'acqua potabile derivata dal pubblico acquedotto, per usi impropri.
Si precisa che i pozzi privati sono esclusi dalla presente Ordinanza, ma si invita comunque ad un uso razionato degli stessi, considerando l'emergenza in atto.
La Regione Piemonte ha intanto richiesto al Governo lo Stato di Emergenza per l’intero territorio e lo Stato di Calamità per l’Agricoltura, il rilascio di acque dai bacini utilizzati per produrre energia idroelettrica a supporto dell’irrigazione delle colture e deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi.
Le decisioni sono state assunte nel corso dell’insediamento del tavolo permanente voluto dal presidente della Regione per monitorare e affrontare la situazione di emergenza e del quale fanno parte le organizzazioni agricole, i consorzi irrigui, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, le Autorità d’ambito del servizio idrico integrato e l’ANBI (Associazione nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari); il tavolo è coordinato dall’Assessore Regionale all’Ambiente, Matteo Marnati.