Si è concluso oggi, venerdì 12 luglio, l’accordo siglato con apposita convenzione tra il Comune di Lagnasco ed il Politecnico di Torino, ATELIER: RESTAURO E STRUTTURE avente per oggetto i Castelli di Lagnasco.
Gli studenti, divisi in 12 gruppi, hanno presentato oggi gli elaborati ipotizzando il recupero dei Castelli con ipotesi di destinazione finale a centro sanitario e assistenziale salvaguardando le attuali attività museali. Indipendentemente dalla destinazione finale, puramente teorica, sono emerse idee progettuali interessanti al fine di collegare i Castelli tra loro e renderli fruibili a tutti.
Si ringraziano i docenti Francesco Novelli, Gentucca Canella, Alessia Monaco, Walter Ceretto e Cristina Coscia, i collaboratori Mattia Baldassari, Luca Malvicino, Ja-Zhen Chang e Giulio Saponaro ed un sentito grazie a tutti gli studenti che con passione e dedizione hanno dimostrato interesse ed apprezzamento nei Castelli.
Graditissima la presenza della Sopraintendente ai Beni Culturali Arch. Lisa Accurti che ha chiuso la sessione ribadendo l’importanza dei Castelli di Lagnasco nel panorama architettonico culturale piemontese ed italiano.
Il Sindaco Roberto Dalmazzo ed il Presidente dell’associazione Riapriamo i Castelli Fabrizio Invernizzi, hanno avuto il piacere di ascoltare l’esposizione dei 12 progetti preliminari redatti dagli studenti e dopo una consulta con i docenti consegnare le borse di studio ai 3 progetti ritenuti più idonei.
Le borse di studio, erogate dall’associazione Riapriamo i Castelli con il contributo del Comune di Lagnasco, sono state consegnate con importo pari a € 300,00 al progetto ritenuto più idoneo e con importi pari a € 200 e € 100 al secondo ed al terzo elaborato.
Si allegano le immagini della consegna delle borse di studio e alcune immagini del progetto al quale è stata assegnata la borsa di studio più corposa.
La giornata si è conclusa con la programmazione di future collaborazioni tra il Politecnico di Torino ed il Comune di Lagnasco finalizzate alla promozione e rivalutazione dei Castelli.