LAGNASCO – Ultime occasioni del 2010 per visitare i Castelli che furono dei Marchesi Tapparelli. Nel rispetto del calendario di aperture al pubblico, dalla scorsa primavera garantite ogni domenica dall’associazione “d’Acord”, con novembre si chiudono infatti le visite guidate alle antiche sale del maniero. Il Castello è ancora aperto le domeniche 21 e 28 (dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30), con visite guidate al costo di 5 euro (3 euro per anziani e ragazzi, gratuito per i bambini e, la mattina, per i lagnaschesi).
Tra le molte iniziative messe in cantiere in quest’ultimo anno, la scorsa settimana la serata dedicata all’artista barocco Sebastiano Taricco è risultata particolarmente partecipata. Organizzata dall’associazione L’anello Forte di Cherasco, luogo natio del pittore ed architetto di cui si ricordano i 300 anni dalla morte, l’iniziativa ha conosciuto diversi momenti seguiti dall’interesse del centinaio di partecipanti. La guida che ripercorre gli itinerari dei luoghi in cui l’artista ha lavorato, è stata apprezzata dal pubblico cui ne è stato fatto dono: 220 pagine finemente rifinite ed egregiamente curate, che ripercorrono con immagini e testi l’opera dell’artista, riscoperto anche grazie al lavoro realizzato in questi ultimi anni dalla volontà dell’associazione cheraschese.
Particolarmente attesa la visita alle sale inedite del piano nobile del castello di levante (curata dai “d’Acord”, che hanno collaborato con il Comune all’iniziativa) in cui il pittore cheraschese lavorò, impreziosendo quattro ambienti: le due sale grandi con scene bibliche, tra cui il sacrificio di Isacco, un camerino con allegorie e la cappella completamente affrescata con scene della vita di Sant’Antonio da Padova. Un ciclo pittorico che merita di essere valorizzato e riportato completamente alla luce, non appena (e se) ripartiranno le opere di restauro artistico sull’immobile.
Conclusione in musica nel Salone degli Scudi, con l’epoca barocca presentata da “La muse del pentagramma”, gruppo nato al Conservatorio di Cuneo (composto anche dalla lagnaschese Simona Mana) che ha proposto alcune liriche legate al periodo storico del Taricco.