Il Comune di Lagnasco acquista i Castelli dei Marchesi Tapparelli

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Data:

lunedì, 06 dicembre 2010

Castello

Descrizione

LAGNASCO – Giovedì 2 dicembre 2010 è una data che rimarrà negli eventi da ricordare nella storia del paese. Il Comune acquisterà infatti gli storici Castelli che furono dei Marchesi Tapparelli dagli attuali proprietari, la Residenza Emanuele Tapparelli, l’ex Opera Pia cui l’ultimo discendente della nobile dinastia lasciò tutti i propri averi (esclusa Casa Cavassa donata al Comune di Saluzzo) con la finalità di dare ospitalità ed assistenza a poveri ed anziani. A suggellare il passaggio di proprietà, di fronte al notaio Elio Quaglia di Saluzzo, saranno il presidente della Residenza Franco Lovera ed il sindaco di Lagnasco Ernesto Testa.

Inutile ripercorrere le vicissitudini che hanno portato alla decisione, tappa inevitabile nel lavoro di recupero e restauro del bene storico, abbandonato a se stesso per oltre un secolo e riscoperto nella seconda metà degli anni ’90, quando fu avviato, per volontà dell’amministrazione comunale allora in carica, un cospicuo intervento di ristrutturazione. Ora il bene, su cui sono già stati investiti oltre cinque milioni di euro (finanziamenti pubblici e delle fondazioni bancarie) per il suo parziale recupero, diventerà di proprietà pubblica. Solo così sarà possibile pianificare una gestione diretta, con l’individuazione di destinazioni d’uso che le permettano di auto finanziarsi; oltre alle visite guidate, che si sono concluse domenica scorsa, il Castello è già utilizzato per svariate iniziative (le prossime in programma, sabato prossimo con la festa di zona di Confartigianato, oltre ad un catering che ha affittato le antiche sale del maniero per il pranzo di Natale ed il cenone di Capodanno). 

La decisione dell’acquisto, auspicata già alcuni anni fa dall’Opera Pia Tapparelli e comunicata nell’ottobre 2009 dall’amministrazione comunale in un apposito incontro con la popolazione, ha dovuto attendere tutti i passaggi burocratici (accatastamento del bene e parere della Sovrintendenza) e giunge ora a conclusione. 916 mila euro l’importo pattuito tra le parti, finanziato dalle Fondazioni bancarie delle Casse di Risparmio di Torino e Cuneo per 300 mila euro ciascuna e dalla Fondazione della CR Saluzzo per 150 mila. Il Comune si accollerà una spesa di circa 230 mila euro, finanziata con un mutuo di 25 anni con la Cassa Depositi e Prestiti, comprensivi di tasse e rogito e dei costi per una fideiussione di 616 mila euro, a garanzia di una parte dei finanziamenti delle Fondazioni bancarie che potranno essere elargiti soltanto dopo il rogito notarile. Oltre al Castello ed alle sue pertinenze, diventerà comunale anche una porzione di terreno adiacente, mentre per un problema burocratico è stata stralciata da questo accordo la Cappella di San Gottardo, che nel cimitero comunale ospita le spoglie del Marchese Emanuele; sarà oggetto di donazione nei prossimi mesi.

oscar fiore

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