LAGNASCO – L’acquedotto comunale, costruito negli anni ’90, esiste ora anche per il catasto. Dai rilievi effettuati con fotografie aeree dall’Agenzia del Territorio nel 2008, la costruzione che ospita gli impianti dell’acquedotto in via Tapparelli nei pressi del campo sportivo, non risultava infatti accatastata, così come altri 118 immobili che, per motivi diversi, erano inseriti in un apposito elenco trasmesso al Comune dall’Agenzia. I proprietari avevano tempo fino al 31 dicembre scorso (ma, nelle scorse settimane, il termine è stato prorogato di un anno con un decreto del Governo) per regolarizzare la propria posizione o giustificare la presenza di immobili non accatastati (in tutta la penisola erano 2 milioni gli immobili fantasma, oltre ad 800 mila ex rurali che hanno perso le caratteristiche di ruralità).
Per i rilievi necessari e la presentazione della pratica di perfezionamento catastale, l’ufficio tecnico comunale ha incaricato il geom. Aurelio Cerutti di Murello, con un compenso di 1.770 euro.