E la posta continua ad arrivare in ritardo!

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Data:

martedì, 26 aprile 2011

posta

Descrizione

LAGNASCO – C’era una volta un postino… l’inizio sembra da favola, ma manca il classico lieto fine.

La maggior parte dei lagnaschesi riceve ormai la corrispondenza con inaccettabile ritardo, anche una sola volta a settimana, con gravi disagi per le numerose aziende che operano in paese, ma anche per le famiglie che ricevono comunicazioni importanti in ritardo. A farne le spese anche il Corriere che, a fronte di tariffe postali per cui dovrebbe essere consegnato nella giornata di giovedì, rimane in giacenza presso il centro smistamento di Verzuolo ed è stato recapitato alla maggior parte degli abbonati soltanto lunedì. Una situazione insostenibile, come ribadito anche dal Direttore nell’editoriale della scorsa settimana. La problematica emerge ciclicamente ogni tre mesi: nell’autunno scorso il Sindaco aveva richiesto chiarimenti all’ufficio centrale di Cuneo e la minoranza consiliare aveva presentato un’interrogazione al riguardo. A dicembre un incontro tra il primo cittadino e la direttrice del servizio recapito della zona di Saluzzo, che all’epoca, da noi interpellata, aveva commentato «Siamo consapevoli che esistono delle criticità, rispetto al passato c’è meno personale e bisogna sopperire alle assenze temporanee senza sostituzioni. Cerchiamo di tamponare, riuscendo comunque sempre a garantire la consegna nel tempo previsto di tre giorni».

Alla base del problema delle ultime settimane, una serie di assenze dei portalettere, non più sostituibili secondo le direttive e la politica di tagli della dirigenza di Poste Italiane. Via Savigliano e la zona a nord della circonvallazione sono stati regolarmente serviti dal portalettere di Scarnafigi, ma tutta la restante parte del paese è rimasta senza corrispondenza.

«Siamo preoccupati per il decadimento di un servizio così importante, ma abbiamo solo l’arma del sollecito – dice il sindaco, Ernesto Testa – siamo solidali con il personale che opera sul territorio, ma è deleterio ed indecente per un paese civile che non venga garantita la consegna della posta. Purtroppo ci si scontra con il muro di gomma di chi è sul territorio e non esistono interlocutori che possano assumere decisioni diverse da quelle imposte dai vertici aziendali».

In settimana il primo cittadino dovrebbe incontrarsi con la responsabile territoriale, che ha sede ad Asti, per sottoporgli il problema e chiederne una soluzione definitiva in tempi rapidi. Nonostante i problemi, l’amministrazione comunale nei mesi scorsi ha confermato l’impegno ad aprire un libretto postale con una dote di 50 euro ad ogni nuovo nato in paese nel 2011.

Appare sarcastica la presentazione che Poste Italiane fa sul suo sito internet: “Innovazione e tradizione, un profondo rinnovamento che ha portato l'azienda a un innalzamento della qualità dei servizi e ad un ampliamento della gamma dell'offerta”. Ad usare i termini anglosassoni oggi in voga, una neo multiutility che, aggiungiamo noi, ha però perso di vista il proprio core businnes; come dire, in Posta ora si può fare di tutto, ma manca il postino!

oscar fiore  

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