LAGNASCO – Consueta atmosfera mistica e coinvolgente, lunedì scorso in paese, per la festa patronale di Santa Maria. Per tutto il giorno si sono susseguite funzioni religiose al Santuario e processioni per le vie del paese, per una ricorrenza che mantiene inalterato il suo antico fascino.
Un giorno in cui tutti i lagnaschesi, di ieri e di oggi, si ritrovano per esprimere il proprio ringraziamento a Santa Maria, cui spesso si affidano nella propria vita quotidiana.
Lo avevano fatto anche i soldati al fronte nel corso delle due guerre mondiali: ex combattenti, reduci o internati del conflitto del 1940-’45, che sono stati solennemente ringraziati nella mattinata di lunedì in una toccante cerimonia nel cortile del Municipio. Presenti le autorità civili, militari e religiose, per ognuno dei dodici superstiti è stato tracciato un breve resoconto del proprio periodo bellico, prima della consegna di una targa con l’effige del Santuario di Santa Maria, l’icona della Madonna e lo stemma del Comune, ed una medaglietta d’oro.
“La storia di ognuno di noi, fa parte della storia di tutti”: questa la dedica sulla targa, accolta con emozione da Tommaso Astesana, Giovanni Bertola, Giovanni Capellino, Pietro Diale, Giovanni Ferrero, Domenico Gerbaudo, Giovanni Pansa, Giovanni Rivoira, Francesco Vagliano e Giuseppe Vagliano. Assenti per problemi di salute Chiaffredo Bonda (ha ritirato la targa il figlio Dario) e Bartolomeo Gerbaudo (ne ha fatto le veci il fratello Germano).
«Un modo semplice per ringraziarvi per quello che avete subito per la libertà di tutti noi – ha detto il sindaco Ernesto Testa, tradendo una comprensibile emozione – grazie per la memoria che tramandate ai giovani». o. f.