Si contano i danni della violenta grandinata che si è abbattuta nel pomeriggio di mercoledì 22 giugno sul cuore dell’areale frutticolo saluzzese; la situazione più critica a Lagnasco, ma tutto il corso del Varaita, da Falicetto a Savigliano, ha subito danni alle produzioni.
«La grandinata è stata d’intensità violenta – dice Graziano Vittone che coordina i tecnici frutticoli – dove ha colpito ha fatto un danno totale. Il problema è ora sui kiwi, che non hanno copertura: le ferite della grandine sono infatti un ingresso privilegiato per la batteriosi; vanno immediatamente trattate». Dove il danno è totale, i frutticoltori stanno potando drasticamente le piante di actinidia, per salvare la produzione del prossimo anno e per evitare troppe vie d’ingresso alle fitopatie.
«Il danno è notevole – commenta il presidente di AOP Piemonte e di Asprofrut, Domenico Sacchetto – e conferma che è fondamentale la copertura delle produzioni con le reti. La nostra zona è una di quelle a più elevata copertura e va dato atto alla Regione di aver messo recentemente a disposizione 3,5 milioni di euro sul PSR, sufficienti a garantire un contributo del 35% alla copertura di ulteriori mille ettari di frutteto». In provincia sono coperti da reti circa 4 mila ettari di frutteto, il 90% delle mele e circa il 50% di pesche e susine.