Consiglio Comunale del 15 dicembre

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Data:

giovedì, 22 dicembre 2011

Cappella di San Gottardo

Descrizione

LAGNASCO – «Il Comune deve poter intervenire sulla Cappella di San Gottardo, prima che sia troppo tardi: l’atteggiamento della Residenza Tapparelli nei nostri confronti in questo momento è scorretto, soprattutto in virtù del lavoro fatto da questa amministrazione negli ultimi 15 anni a tutela del patrimonio che fu dei Marchesi Tapparelli»: è una presa di posizione forte, quella che il Sindaco ha assunto nel corso dell’ultimo consiglio comunale.

La Cappella, che conserva un ciclo pittorico di elevato pregio e che nel cimitero comunale ospita le spoglie del Fondatore dell’Opera Pia, il Marchese Emanuele, era stata inserita nell’accordo firmato un anno fa per l’acquisto del Castello da parte del Comune. L’impegno era per un atto di donazione, dopo l’iter alla Sovrintendenza per porre il bene sotto tutela, ma pare che la pratica non sia ancora stata avviata. Di qui la proposta di acquisizione in comodato gratuito per vent’anni, un termine che permetterebbe al Comune di ottenere i finanziamenti necessari al recupero di un degrado che rischia altrimenti di diventare irreparabile.

Abbiamo già fatto le nostre rimostranze al Tapparelli, di cui abbiamo il massimo rispetto per il lavoro che svolge – ha detto il primo cittadino, Ernesto Testa – siamo pronti a rinviare il pagamento del terreno che stiamo acquistando per l’allargamento di via Trasversere fin quando la pratica di donazione non sia avviata».

La cappella di San Gottardo tornerà così a far parte del patrimonio comunale: dall’archivio comunale l’ufficio tecnico ha infatti appurato che fu donata dal Comune all’Opera Pia Tapparelli nell’aprile 1899. Questo uno dei principali argomenti affrontati nel corso dell’ultimo consiglio comunale dell’anno, che in pieno clima natalizio ha approvato tutti i nove punti previsti all’ordine del giorno con tutte votazioni unanimi e senza particolari discussioni.

Approvato un atto aggiuntivo alla concessione del servizio di distribuzione del gas metano sul territorio comunale, alla luce delle novità legislative. La Somet, l’attuale gestore che nel 1987 costruì a proprie spese la rete per metanizzare il paese, in vista della liberalizzazione del settore, ha concordato il pagamento al Comune di un canone annuo di 4500 euro, fino alla scadenza contrattuale prevista nel 2013 ed in attesa delle novità normative che vorrebbero una gestione di ambito come già accade per le acque.

Infine, degna di nota, la riperimetrazione dell’area urbanistica vicino agli impianti sportivi, per l’ultimazione di un’area solo parzialmente edificata. Un primo passo per riprendere una situazione di stallo che ha visto realizzare soltanto metà dell’intervent avviata nel 1999 dalla società “Il Bastione”, l’edificazione potrà ora continuare con la presentazione di un nuovo Piano quinquennale. La novità principale potrebbe essere la “permuta” di un lotto di terreno che sarebbe diventato ad uso pubblico con l’apertura della strada ed il congiungimento tra via XXV aprile e via Pertini, per il completo sviluppo di quella nuova area urbanistica del paese. oscar fiore

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