Gli uffici comunali ritornano nel vecchio Municipio? Pronti quasi mezzo milione di euro dalla Ragione per gli eventuali interventi necessari.

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Data:

giovedì, 16 febbraio 2012

Vecchio Municipio

Descrizione

LAGNASCO – Prende corpo l’ipotesi che il vecchio Palazzo Comunale possa tornare ad essere sede del Municipio e degli uffici pubblici. La Regione Piemonte ha infatti inserito l’intervento lagnaschese nei finanziamenti previsti dagli “Incentivi per la razionalizzazione dei consumi energetici nel patrimonio immobiliare degli enti locali territoriali” accettando la domanda di contributo presentata nell’aprile scorso dal Comune.

Un’opportunità, quella del bando regionale che incentiva al raggiungimento degli obiettivi energetici che l’Unione Europea si è posta per il 2020, che non poteva non interessare l’attuale Palazzo Comunale, che sul piano del risparmio energetico ha molto da migliorare.

Nonostante sia tra i più recenti del patrimonio immobiliare comunale (fu costruito dal 1986 al 1989, anno in cui si trasferì al suo interno l’attività degli uffici), per le sue particolari caratteristiche architettoniche non va certamente nella direzione dell’efficienza energetica; l’altezza eccessiva dei due piani di cui è composto (in particolare il pian terreno) e le vetrate perimetrali ne sono la principale riprova, suffragata da un recente studio termografico. Prova ne è che la Regione ha accettato l’idea di recuperare il vecchio Palazzo comunale lagnaschese, inserendola nei progetti finanziabili: l’importo destinato a Lagnasco è pari a 466 mila euro, il 54% del costo previsto dal progetto preliminare, che ammonta ad 864.500 euro. Attualmente il vecchio Municipio, confinante con il nuovo, ma con l’accesso dal cortile, ospita un alloggio e la sede degli Alpini al primo piano, l’archivio e le Poste al piano terra.

L’idea, che dovrà essere trasformata in un progetto definitivo da presentare in Regione entro il prossimo 23 marzo pena la decadenza del contributo regionale, sarebbe quella di trasferirvi l’attività degli uffici comunali al piano terra, ricollocare l’archivio nel seminterrato e predisporre la sala consiliare e gli uffici di rappresentanza al primo piano. Mancano però all’appello circa 400 mila euro, e in un periodo di crisi anche per le casse comunali come l’attuale, questa potrebbe non essere una priorità: «Non è una priorità, ma un’opportunità che non vogliamo farci sfuggire, perché porterà vantaggi e risparmi in futuro – commenta il primo cittadino, Ernesto Testa – stiamo lavorando per ottenere ulteriori finanziamenti e contributi, senza contare il fatto che una parte verrebbe recuperata dall’alienazione dell’attuale immobile che ospita il Municipio, che potrebbe essere destinato ad edilizia residenziale».

oscar fiore

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