COMUNICATO STAMPA.
LA DENUNCIA DEL MOVIMENTO DEI SINDACI:
Ma l'IMU non era un'imposta per i Comuni?
Evidentemente NO! Infatti il 60% della nuova tassa sulle case andrà allo Stato.
E’ arrivata in questi giorni la risposta ad una precisazione chiesta dal portavoce del Movimento dei Sindaci, Luca Gosso, all’Istituto per la finanza ed economia locale circa l’Imu, la nuova imposta con cui i Comini devono sostituire l’Ici.
I Sindaci chiedevano di chiarire come saranno conteggiate le partite compensative, poiché persiste un’incertezza fondamentale che rende difficile la formazione dei bilanci 2012.
“Purtroppo la risposta – spiega Gosso -conferma tutti i nostri peggiori sospetti. Per dirla in due parole i contribuenti pagheranno più di due volte tanto, i Comuni incasseranno meno di prima e, non potendo usare i maggiori incassi per svolgere i servizi a beneficio dei propri amministrati, i Sindaci si ridurranno davvero al misero ruolo di esattori, rimettendoci anche la faccia”
Con quest’ultima denuncia il Movimento torna anche a sottolineare la propria posizione trasversale ai partiti e agli schieramenti:
“Lo avevamo già annunciato un anno fa quando era in carica un altro governo che l’Imu sarebbe stata una fregatura. Adesso, con la risposta dell’Istituto che ufficializza la situazione, dobbiamo rendere noto ai nostri cittadini che la nuova imposta è una grande presa in giro, perché serve soltanto per raccogliere soldi a beneficio dello Stato e non per dare autonomia finanziaria agli enti locali”..
Di cosa si tratta, quindi?
“Speravamo – risponde il portavoce del Movimento - che l’Imu sulla prima casa e sui fabbricati rurali fosse di esclusiva competenza comunale e non rientrasse nelle compensazioni destinate al fondo di riequilibrio.Ed invece la parte di Imu 2012 che resterà ai Comuni sarà uguale all’importo dell’Ici 2010. Se un Comune incasserà più soldi rispetto al 2010, grazie alla reintroduzione sulla prima casa e alla nuova tassazione dei fabbricati strumentali agricoli, la differenza andrà allo Stato. E, per peggiorare ulteriormente le cose, i Comuni perderanno anche gli introiti che sarebbero potuti giungere dalle nuove costruzioni,poiché gli incassi saranno congelati al 2010.. Di conseguenzalo Stato non incasserà soltanto il 50% di propria competenza, arriverà ad introitare circa il 60% degli introiti dell’Imu”.
Gosso conclude con un esempio pratico:
“Se, poniamo, un Comune nel 2010 ha incassato 1.150.000 di Ici e nel 2012 incasserà nella quota di propria competenza 1.300.000 di Imu gli saranno decurtati ulteriori 150.000 euro di trasferimenti. Il salasso vero, lo pagheranno sempre i cittadini che per le attività produttive e le seconde case si vedranno presentare un conto di circa 2 volte e mezza quello pagato negli anni passati con l’Ici e d’altra parte non potranno veder migliorati i servizi locali, con il rischio quanto mai concreto di dover pagare più care le tariffe”. .
(27 febbraio 2012).