La visita Pastorale del Vescovo - L'incontro con la società civile

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Data:

domenica, 01 aprile 2012

Mons. Guerrini e il Consiglio Comunale

Descrizione

LAGNASCO – Settimana intensa, quella di monsignor Giuseppe Guerrini, per la visita pastorale alla comunità parrocchiale lagnaschese. In molti, nei numerosi incontri svolti con le diverse anime della società religiosa, ma anche civile, hanno apprezzato le parole, la preparazione e l’apertura al confronto del Vescovo, anche sui temi più spigolosi per la Chiesa;

particolarmente apprezzata anche la profonda umanità confermata nelle visite più delicate, quelle agli anziani e ai malati, sempre accompagnato dal parroco Don Giovanni Barbero.

La numerosa partecipazione alla Messa prefestiva di sabato sera in Parrocchia è stata infine la dimostrazione tangibile dell’accoglienza che i lagnaschesi hanno riservato al Vescovo.

L’incontro con la società civile è stato condensato nella serata di venerdì presso la sala consiliare del Comune: presenti il comandante della stazione dei carabinieri Fabrizio Giordano, il parroco ed i funzionari comunali, il consiglio comunale ha ascoltato le coinvolgenti parole del Vescovo, dopo il saluto e la presentazione delle iniziative intraprese in paese, da parte del sindaco.

Interessanti alcuni riferimenti storici: Lagnasco è entrato a far parte della cinquecentenaria Diocesi di Saluzzo nel 1805, quando Napoleone ridisegnò i territori diocesani; in precedenza, essendo sotto casa Savoia, faceva parte della Diocesi di Torino.

Di elevato livello i restanti temi della serata: si è parlato di volontariato, di iniziative per i giovani, di accoglienza ai lavoratori stagionali, di ruolo delle famiglie per cercare di guarire una società che appare in crisi, non solo economica, ma anche di valori. «C’è lavoro per la società civile e c’è lavoro per la Chiesa – ha detto tra le altre cose il Vescovo – per cercare coesione della collettività, per superare gli individualismi. Nel rispetto delle competenze, serve una sinergia per superare questi momenti. Dobbiamo ripartire dagli ultimi, come dice il Vangelo, prestare attenzione ai più deboli, chiederci chi sono oggi i nuovi poveri anche in una realtà come questa, che è tra le più ricche del territorio».

Curiosa la lettura di un documento del 1981, in quell’Italia post terrorismo di cui oggi troviamo molte similitudini: anche all’epoca si cercavano soluzioni per uscire da un periodo difficile.

Oltre al sindaco Ernesto Testa, sono intervenuti nel confronto successivo tutti i consiglieri di minoranza, Carlo Rivoira, Nadia Audisio, Fabio Carugo e Bruno Mana, il vicesindaco Marco Gallesio ed il parroco Don Giovanni Barbero.

Nella sintesi dell’incontro l’importanza del ruolo della famiglia: «È il tessuto della società, ma ai giorni nostri ha una voce flebile, come quella della Chiesa, come la mia – ha concluso con autoironia Mons. Gerrini – l’augurio è di non fermarci: sono tempi difficili, ma per questo sono stimolanti».

oscar fiore

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