Fruttinfiore 2012 - pioggia e freddo e comunque ancora un ottimo successo

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Data:

domenica, 29 aprile 2012

Fruttinfiore 2012

Descrizione

LAGNASCO – A voler vedere il lato positivo, la pioggia e il freddo dello scorso fine settimana hanno consacrato Fruttinfiore, nell’anno della sua decima edizione, a manifestazione di riferimento per il settore, ma soprattutto come evento atteso dai consumatori. Le condizioni climatiche non hanno infatti scoraggiato migliaia di persone che, in particolare nel pomeriggio di domenica, hanno affollato il paese oltre le più rosee aspettative. Segno evidente della volontà di esserci, di passeggiare tra le bancarelle, eleganti per la loro uguaglianza ed il loro ordine (spiacevoli solo i vuoti dei pochi espositori che vi hanno rinunciato per il clima), che propongono le eccellenze enogastronomiche ed artigianali del territorio, di visionare le numerose e sempre interessanti proposte che ogni anno la completa sinergia organizzativa è capace di inventarsi.

Sono state particolarmente apprezzate le due mostre a tematiche differenti, ma ugualmente interessanti: le opere d’arte del pittore Nino Parola in Castello e la collezione di moto storiche del lagnaschese Pierangelo Piosso nel salone di via Tapparelli. Che dire poi, della lodevole rievocazione storica dei ragazzi della quinta elementare, delle centinaia di persone che hanno apprezzato gli splendidi fuochi d’artificio al ritmo di musica (… e della pioggia) o dei 150 partecipanti alla Camminata tra i frutteti in fiore che hanno sfidato il tempo incerto (aiutati dagli organizzatori che hanno ridotto il tracciato ai soli tratti asfaltati) pur di non mancare all’appuntamento.

Il tempo, per quanto possibile, ha voluto essere clemente: ha risparmiato la pioggia venerdì pomeriggio al taglio del nastro ed ha dato respiro nei pomeriggi di sabato e domenica; meglio di quanto le previsioni lasciassero immaginare. Forse ha voluto ripagare l’impegno di numerosi volontari, dalla Pro Loco agli aiutanti improvvisati, dalla Protezione Civile alle Forze dell’Ordine, che hanno lavorato alacremente nelle ultime settimane e nei giorni della manifestazione, affinché tutto fosse perfetto.

Tra le migliori conferme, sicuramente “Fruttintavola”, le proposte enogastronomiche che hanno trasformato Piazza Umberto I nella Piazza dei Sapori, per poter consumare un pasto completo (circa 2000 quelli serviti) sotto una provvidenziale tensostruttura, scelta quanto mai azzeccata. «Siamo decisamente soddisfatti – commenta il presidente della Pro Loco, Gigi Colombano – perché nonostante il tempo inclemente è andato tutto benissimo. Ciò dimostra che la manifestazione è conosciuta e sentita e che il pubblico vuole esserci a Fruttinfiore perché sa di trovare qualcosa di specifico, che apprezza. Questo grazie a tutti i volontari, e sono tanti, che hanno lavorato senza risparmiarsi ed in condizioni più difficili del solito».

Ottimo il riscontro anche tra gli addetti ai lavori: numerose le presenze allo STAO, il Salone delle Tecnologie Applicate all’Ortofrutta, così come ai convegni ed agli incontri tematici. Interesse per quello con l’assessore all’agricoltura Claudio Sacchetto, partecipato il convegno sulla corretta distribuzione degli agrofarmaci, apprezzato l’abbinamento con il vino con la presentazione del Barbaresco 2008.

«Credo che le condizioni climatiche abbiano addirittura favorito l’afflusso degli operatori – sottolinea il presidente di Asprofrut e Assortofrutta, Domenico Sacchetto – con buona soddisfazione degli espositori. Il periodo economico difficile non ha favorito grossi rapporti di compravendita, ma penso che la manifestazione si sia confermata come punto di riferimento per tutti gli operatori del settore ortofrutticolo».

L’apertura, nel tardo pomeriggio di venerdì (prudenzialmente nel salone dell’Asprofrut) alla presenza di numerose autorità che hanno rimarcato l’importanza della manifestazione. Quindi il taglio del nastro, affidato al nuovo parroco Don Giovanni Barbero ed al presidente della Camera di Commercio di Cuneo e di Unioncamere Ferruccio Dardanello, che più tardi, ormai alla soglia delle 20, ha ricevuto in Castello la terza edizione del Premio Fruttinfiore per il suo impegno alla valorizzazione del territorio ed in particolare delle eccellenze frutticole, lasciando trasparire una sincera commozione.

«Nonostante gli impegni in tutta Italia ho voluto esserci – ha commentato – perché è un riconoscimento che mi gratifica molto. La nostra è una frutticoltura di qualità, le aziende stanno patendo gli effetti della crisi, ma mettendo insieme le tante forze il settore saprà ripartire con grande dignità».

Come i “calabroni” (questo il paragone fatto dal presidente di UNAPROA, Ambrogio De Ponti) che scientificamente hanno le ali troppo piccole per volare, ma che, di fatto, volano in alto; così la frutticoltura piemontese, tanto individualista, ma capace di unire le forze quando serve e volare alto… come del resto anche Fruttinfiore insegna. oscar fiore

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