Descrizione
Ormai è diventata una piacevole consuetudine: ogni anno un gruppo di frutticoltori del saluzzese parte alla volta di altri Continenti, per conoscere più da vicino sistemi di coltivazione e tecniche adottate, accrescendo così il proprio bagaglio professionale. Inutile sottolineare che i viaggi studio diventino poi inevitabilmente anche occasione per conoscere non solo le produzioni, ma anche le bellezze e le peculiarità del territorio, unendo così l’utile al dilettevole. Dopo Cile, Nuova Zelanda e Sudafrica, una comitiva di 41 imprenditori ed operatori frutticoli, principalmente del saluzzese, si dirige quest’anno in Argentina: il programma di viaggio, messo a punto dall’ormai collaudata coppia di organizzatori, Giampiero Sabena, tecnico frutticolo dell’Agenzia 4A di Coldiretti ed Alberto Invernizzi dell’Asprofrut, prende il via giovedì 11 febbraio e si concluderà, dopo un trasferimento transoceanico, 800 km in autobus e quattro voli interni per attraversare l’Argentina e la sua Patagonia, da Buenos Aires a Nequen, alla Terra del Fuoco, martedì 23 febbraio. «Sarà una faticaccia – osservano Sabena e Invernizzi - in questi quindici giorni avremo un programma molto impegnativo, con le visite tecniche nei frutteti di kiwi, mele, pere e pesche, al Centro sperimentale CREAR, dove effettuano lo studio sulle nuove varietà e fanno sperimentazione su mele, pere e pesche, al mercato centrale di Buenos Aires, fino alle realtà di confezionamento e trasformazione, con la visita ad alcuni tra i più importanti centri di packaging come la Mono Azul, la Patagonia Fruit, Group Kiw, Expo Fruit ed industrie di trasformazione come la Zumos Argentin. Oltre alle visite puramente frutticole si farà un tour tra le cantine vitivinicole di Cabernet e Malbec come la Bodega del Fin del Mundo nella zona di San Patricio del Chanar, ed allevamenti di bestiame, con i tipici gaucho. Tutto questo per darci un’idea dello sviluppo della loro agricoltura e delle tecniche utilizzate in una frutticoltura che esporta in Italia mele e pere». Il viaggio è stato organizzato con il supporto logistico dell’agenzia “In Terre di Granda”, emanazione di Coldiretti così come quella che è stata ribattezzata “Agenzia 4A Tour”, proprio per l’idea nata quattro anni fa dai tecnici CATAC di portare i nostri frutticoltori a conoscere realtà frutticole in altri emisferi concorrenziali, capaci di dare un supporto di nuove idee. Da Buenos Aires, dove si producono nelle vicinanze kiwi e pesche, alla regione della frutta del Rio Negro, dalle città di Cipoletti, Neuquén e General Roca, con pere, mele e cantine vinicole, a Bariloque, concludendo con le visite turistiche in Patagonia e ad El Calafate. «È stata scelta l’Argentina per due motivi: primo perché è una terra con forti legami dovuti all’emigrazione di piemontesi – concludono gli organizzatori - secondo per la loro capacità imprenditoriale, che in questi ultimi anni li ha visti come crescenti esportatori verso i nostri mercati, in particolare di pere e mele. Sarà sicuramente un’esperienza di particolare entusiasmo per conoscere una cultura ed un modo di lavorare tutto da imparare, che potrebbe dare nuovi spunti alla nostra frutticoltura». o. f.