Il 2012 è finito con 5 persone in più residenti a Lagnasco

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lunedì, 21 gennaio 2013

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LAGNASCO – Un 2012 funestato da troppi lutti non ha invertito la tendenza di crescita che la popolazione registra negli ultimi anni grazie all’immigrazione. È questo il principale elemento che scaturisce dai dati resi noti, con la consueta celerità, dall’Ufficio Anagrafe del Comune sull’andamento demografico dell’anno appena concluso.

Era evidente che il saldo naturale sarebbe stato negativo per l’elevato numero di decessi (25, di cui 15 uomini e 10 donne), quasi il doppio rispetto alla media degli ultimi anni, e nonostante una natalità tornata su livelli accettabili (15 i nati, con 9 fiocchi azzurri e 6 rosa). A far la differenza, come ormai accade da qualche anno, sono i trasferimenti di residenza, con una crescita dei cittadini stranieri.

Sono diventati lagnaschesi per immigrazione, nel corso del 2012, 46 persone (perfettamente divisi a metà tra uomini e donne); di questi 29 sono italiani che hanno trasferito in paese la residenza e 17 stranieri (12 albanesi, 4 rumeni ed un indiano), di cui 11 immigrati dall’estero. Sul fronte delle emigrazioni, sono 31 (12 uomini e 19 donne) le persone che hanno lasciato Lagnasco negli ultimi 12 mesi, tra cui un solo cittadino straniero, emigrato in Marocco.

Il totale generale della popolazione fa pertanto segnare un +5 (tutti uomini, in quanto le donne pareggiano il conto) passando dai 1419 abitanti di fine 2011 ai 1424 (730 uomini e 694 donne) del 31 dicembre scorso.

Continua così la progressiva crescita della popolazione, con il quinto incremento negli ultimi sei anni (alla fine del 2006 i lagnaschesi erano oltre 100 in meno, a quota 1322), tornando su livelli che non si registravano da oltre trent’anni (dai primi mesi del 1982). Un ruolo chiave è ovviamente quello degli stranieri, in lenta, ma progressiva crescita, anche per via dei ricongiungimenti famigliari: sono 179 i cittadini stranieri residenti, rispetto ai 163 di un anno fa (con una percentuale sulla popolazione totale passata dall’11,5 al 12,6%); la comunità più numerosa ed in crescita si conferma quella albanese (107 persone), mentre altre presenze significative sono quelle di rumeni e cinesi (22 individui ognuna). In leggera crescita anche il numero delle famiglie (19 quelle eliminate dal registro dell’anagrafe e 21 quelle istituite) passate da 544 d’inizio anno alle 546 attuali.

o. f.

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