Un progetto per legare economia frutticola e Castello

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Data:

giovedì, 24 gennaio 2013

Castello - manica centrale

Descrizione

LAGNASCO – Scadeva nel periodo natalizio il termine per la presentazione in Regione dei progetti preliminari per l’accesso ai finanziamenti previsti dal POR, il Programma Operativo Regionale 2007/2013 che utilizza i Fondi Europei per lo Sviluppo.

Tra gli interventi finanziabili, l’estate scorsa la Giunta del Piemonte aveva inserito la proposta avanzata dall’Associazione “Terre dei Savoia” per il recupero funzionale di porzione del Castello di Lagnasco, destinato alla creazione di un polo orto-frutticolo ed alla valorizzazione dei prodotti locali, in sinergia tra agricoltura, trasformazione dei prodotti, industria e valorizzazione delle eccellenze artigiane”.

A disposizione 500 mila euro, una percentuale degli 800 mila necessari alla riqualificazione della manica del corpo centrale secondo il progetto preliminare redatto dagli architetti Giorgio Rossi, Chiara Avagnina e Paolo Bovo di Saluzzo presentato in Regione nelle scorse settimane.

«L’obiettivo di questo progetto – sottolinea il sindaco, Ernesto Testa – è quello di consolidare il legame tra il Castello e l’economia del territorio, tanto che il bando cui abbiamo partecipato grazie all’interessamento dell’associazione “Terre dei Savoia” del direttore Umberto Pecchini e del presidente Giovanni Quaglia, è della Direzione Regionale Attività Produttive e mira allo sviluppo delle potenzialità economiche, oltre che turistiche. L’obiettivo che si pone questo progetto è quello di creare un polo per la frutticoltura, un posto per ricevere grandi buyers internazionali attraverso un Centro multimediale di alto livello per la presentazione del prodotto locale, creando così un ulteriore legame tra il Castello ed il territorio».

A tale scopo sarà utilizzata la manica di centro dei Castelli, che non custodisce particolari pregi artistici, quella parte di immobile che attualmente ospita al piano terra la biglietteria d’ingresso al maniero. Saranno recuperati architettonicamente il piano terra, il primo ed il secondo piano, con l’esclusione del sottotetto e della base dell’ex torrione verso il centro del cortile, che necessiterebbe anche di un consolidamento statico.

Quasi scontata l’approvazione da parte della Regione, che aveva già inserito l’intervento in quelli finanziabili con i fondi di programmazione europea che, scadendo nel 2013, dovranno essere utilizzati al più presto, pena il disimpegno a favore di altri Stati. I tempi saranno pertanto stretti, se si pensa che la rendicontazione dei lavori dovrà avvenire entro l’inizio del 2015; in periodi di austerity, il sindaco fa però una necessaria precisazione: «Si tratta di un intervento importante e strategico, ma mi preme sottolineare che avvieremo il cantiere soltanto se reperiremo tutti i finanziamenti necessari senza il minimo intervento sul bilancio comunale, che non sarebbe in grado di sostenere un simile investimento».

Oltre ai 500 mila euro che giungeranno dall’Europa con il tramite regionale, 160 mila euro sono stati messi a disposizione dall’Associazione “Terre dei Savoia” di cui il Comune fa parte, mentre per i restanti 140 mila si spera nell’intervento di alcune fondazioni bancarie.

oscar fiore  

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