LAGNASCO – Come previsto dal “piano d’accoglienza” per i lavoratori stagionali nord africani predisposto dalla Coldiretti, martedì 12 novembre è stato chiuso anche il “campo” allestito in paese.
La rimozione dei quattro container posizionati nel luglio scorso nella striscia di terreno comunale tra il cimitero e la Lagnasco Frutta è stata eseguita il giorno successivo dalla ditta incaricata dal sindacato agricolo. Sono serviti ad ospitare per tre mesi e mezzo 24 lavoratori, tutti con regolare contratto di lavoro per la raccolta della frutta, impegnati in aziende agricole di Lagnasco e Manta.
«A differenza dello scorso anno – commenta l’assessore comunale all’agricoltura, nonché presidente della locale sezione Coldiretti, Ivo Migliore – tutta l’organizzazione e la logistica, con i relativi costi, sono stati sostenuti dalla Coldiretti. Il Comune si è limitato alle utenze di acqua e luce, oltre a mettere a disposizione lo spazio ed il container con i servizi igienici acquistato lo scorso anno. La permanenza dei lavoratori stranieri non ha creato nessun tipo di problematica di ordine pubblico».
«Tutto è andato decisamente bene – le fa eco il segretario Coldiretti della zona di Saluzzo, Mario Dotto – le nostre aziende hanno particolarmente apprezzato l’iniziativa, che credo verrà ripetuta il prossimo anno. Tutti i lavoratori erano impegnati in aziende del territorio e questo anche a vantaggio della sicurezza sulle strade, evitando pericolosi spostamenti in bicicletta. Va detto che i migranti ospitati a Lagnasco sono stati molto rispettosi delle cose messe loro a disposizione, riservando particolare attenzione alla pulizia ed all’ordine all’interno del campo. Mi preme ringraziare per l’ottima collaborazione il Comune di Lagnasco e la Lagnasco Frutta, oltre a Forze dell’ordine ed associazioni del territorio che hanno permesso che tutto si svolgesse senza alcun tipo di problema». o. f.
LAGNASCO – Si chiama “Questo e quello” a voler sottolineare che sarà bar e ristorante, senza precludere future evoluzioni in pizzeria o altro. È la nuova gestione del locale di via Santa Maria, all’angolo con via Margaria e di fronte a piazza Sacchetto, che ha aperto i battenti lo scorso 30 ottobre.
L’iniziativa è del 39enne Roberto Ardito, verzuolese di origini buschesi, negli ultimi sette anni titolare del locale “Al 23, dalla birra al quagliano” a Ceretto di Costigliole.
Nella fase di avvio sarà aperto tutti i giorni (eccetto il martedì) dalle 7 alle 20, «un orario che potrà essere prolungato in base alle esigenze della clientela» ci anticipa Roberto, anche in virtù delle serate a tema o delle cene su prenotazione al numero 349 1833382.
Con l’ausilio della collaboratrice Serena, anche lei con esperienza nel settore, oltre al bar per colazioni e aperitivi, la nuova gestione propone anche pranzi di lavoro (con una trentina di coperti a disposizione) a base di cucina casalinga con prodotti del territorio. o. f.
LAGNASCO – Furto alla Residenza per anziani “Don Eandi” nella notte tra giovedì e venerdì scorso ignoti si sono infatti introdotti negli uffici della casa di riposo asportando dal muro la cassaforte. Nessuno nella notte si è accorto di nulla; la scoperta è stata fatta nella mattinata di venerdì dalla direttrice della struttura, Elena Pettavino «Un fatto veramente spiacevole, soprattutto perché all’interno della cassaforte custodivamo anche piccole somme di denaro affidataci da alcuni ospiti. Dovremo valutare ora come continuare a garantire questo utile servizio».
L’entità del furto ammonta a qualche centinaia di euro, oltre al danno arrecato per asportare la cassaforte. Sull’accaduto sono attualmente in corso le indagini da parte dei Carabinieri della Stazione di Saluzzo, prontamente intervenuti sul posto; i malviventi si sarebbero intrufolati all’interno della struttura scavalcando il muro di cinta del cortile e quindi forzando una finestra.
Qualche settimana fa, in una sola notte, i ladri avevano “visitato” tre abitazioni private: dopo la forte reazione delle forze dell’ordine, con i Carabinieri protagonisti di una “caccia all’uomo” nelle campagne lagnaschesi grazie anche alla collaborazione di alcuni residenti, non si erano più ripetuti eventi furtivi fino alla nottata di giovedì scorso. o. f.
LAGNASCO – Sono costati 2.455 euro alle casse comunali i libri di testo per gli alunni delle scuole primarie. Lo si apprende da una determina del responsabile amministrativo del Comune: ai 79 alunni della scuola lagnaschese (17 i remigini, 15 frequentano la seconda, 19 sono in terza, 12 in quarta e 16 all’ultimo anno) sono stati forniti libri di lettura, sussidiari, religione e lingua straniera, cui va aggiunta la richiesta giunta da Saluzzo (quantificata in 100 euro) per gli alunni lagnaschesi che frequentano la scuola nella capitale del marchesato. I rimborsi sono stati effettuati alle cartolerie Tabacchi Bazar di Lagnasco, Mattio di Manta e Paper-A di Saluzzo, presso cui le famiglie si sono approvvigionate dei libri. o. f.