LAGNASCO – Una bella giornata di sport, amicizia e divertimento nel sincero ed affettuoso ricordo, senza dimenticare l’aspetto benefico.
La seconda edizione del “Memorial Franco Bertola”, che ha esteso il ricordo quest’anno anche ad altri due compianti protagonisti del calcio lagnaschese, Giovanni Cavallera e Beppe Bodrero, si è svolto domenica scorsa presso il campetto dell’oratorio, dove riaffiorano immediatamente i ricordi di indimenticabili tornei notturni tra i giovani di ieri.
Giovani di un tempo e giovani di oggi hanno invece voluto esser protagonisti, questa volta in squadre miste, della giornata di domenica, fin dalla partecipazione collettiva alla Messa delle 9 in Parrocchia.
Oltre 40 i partecipanti, suddivisi in sei squadre, che si sono affrontati in sei “mini” partite da 25 minuti, prima delle tre finali del pomeriggio, solo parzialmente disturbate dalla pioggia, per i piazzamenti in classifica.
Per la cronaca, il torneo è stato vinto dalla squadra arancione, che in finale ha battuto quella blu, con il premio “Beppe Bodrero” per il capocannoniere andato, ex equo, al nipote Paolo Beltrame e Gergi Gergi, mentre il riconoscimento “Giovanni Cavallera” per il miglior portiere è stato vinto da un superlativo Andrea Vagliano, per l’occasione tra i pali.
Ma i veri vincitori della giornata sono stati l’amicizia e la solidarietà nell’affettuoso ricordo in 120 persone hanno condiviso il pranzo, preparato da alcuni volontari nella palestra con prodotti gentilmente offerti dalla Macelleria Ponsi e da molte persone che hanno lavorato e impegnato il loro tempo nella preparazione, contesto in cui sono stati anche raccolti 600 euro per il “Progetto Autonomia” di Sandro Paleologo, ospite della Residenza “Don Eandi”.
«Un grande grazie va rivolto a chi ha ideato il Memorial (Gianluca Demarchi e Fabio Ghione) – dicono gli organizzatori, tra cui Raffaele Bertola, figlio di Franco – a tutti coloro che hanno regalato tempo e impegno per la realizzazione dell'evento, agli sponsor (Macelleria Ponsi, Gianet's pub e Locanda del Marchese), alla Pro Loco per la fornitura di materiale, al parroco per l'utilizzo del campo e tutti quelli che hanno partecipato giocando e non, facendo sì che l'evento avesse il successo sperato»
L'entusiasmo e la passione, dimostrata anche da episodi di "calcio vero" che ben rappresentano lo spirito di chi ha amato il calcio d'altri tempi, lascia intendere che dopo due edizioni, non mancherà un sicuro arrivederci al 2015. o. f.