LAGNASCO – Tradizionale convivio natalizio, sabato scorso, alla Residenza “Don Eandi” con gli ospiti che hanno pranzato attorniati dai parenti e con la gradita presenza del Sindaco Ernesto Testa e del presidente del Consorzio “Obiettivo sociale” Paolo Spolaore.
Per l’occasione il pranzo è stato servito nella sala polivalente “Giuseppe Barge”, nei giorni precedenti “rimessa a nuovo” con la ritinteggiatura ed il risanamento delle parti di muro scrostate.
Il pranzo di sabato è giunto a conclusione di una settimana particolarmente intensa per le varie iniziative organizzate all’interno della casa di ripos domenica 14 il pomeriggio era stato allietato dalle proposte canore dei “Birichin”, il giorno dopo erano stati i bimbi della Scuola Materna a far visita agli ospiti per gli auguri di Natale, mentre giovedì scorso le volontarie della San Vincenzo hanno portato doni natalizi agli anziani, con la festa allietata dalla fisarmonica di Paola. o. f.
LAGNASCO – Dopo l’ottimo successo dei Mercatini di Natale di domenica scorsa ed il tradizionale momento di festa di martedì sera, quando è stata sperimentata positivamente la nuova location all’ingresso dei Castelli, le iniziative natalizie organizzate dalla Pro Loco si sono concluse nella serata di martedì 23 dicembre.
Dalle 21, nella sala convegni del Castello (anche in questo caso si tratta di una novità), si è svolta infatti la presentazione del calendario 2015 realizzato dalla Pro Loco grazie all’opera della Tipografia “Nuova Stampa” di Revello e completamente finanziato da sponsor locali, che sarà poi distribuito gratuitamente a tutte le famiglie.
Si tratta ormai di una piacevole tradizione, in cui sono riportati gli appuntamenti già noti organizzati in paese dalle varie associazioni nel corso dell’anno.
Proprio le associazioni ed i momenti di vita sociale del paese, sono i protagonisti nelle immagini dei dodici mesi, scatti realizzati e collocati da Massimo Gonella: «Quest’anno la Pro Loco ha voluto rendere omaggio a chi si adopera volontariamente per il paese. Ci terrei a ringraziare per la disponibilità tutti coloro che hanno collaborato e che si sono resi disponibili per le foto».
La serata di martedì è stata così anche l’occasione per ribadire la presenza, spesso silenziosa, di tutte le associazioni di volontariato e ringraziarle per la loro preziosa opera.
Durante la serata, ad ingresso gratuito, si sono esibite inoltre la Cantoria di Scarnafigi e la cantoria dei bambini lagnaschesi, per un augurio in musica di “buone feste”. o. f.
LAGNASCO – Un pubblico numeroso, composto in prevalenza da genitori e nonni, ha gremito il salone parrocchiale nel pomeriggio di domenica scorsa per il tradizionale Recital Natalizio dei bambini della scuola materna. “E una stella fiorì a Natale”: questo il filo conduttore della rappresentazione messa in scena dai piccoli, guidati con bravura dalle insegnanti, per esprimere in modo semplice e sincero i migliori auguri di un sereno Natale.
LAGNASCO – Circa 300 soci dell’Asprofrut si sono ritrovati sabato scorso per la tradizionale “Festa del socio”, giunta alla sua quattordicesima edizione consecutiva.
Punto centrale della giornata è stato il pranzo sociale, svolto nell’apposita struttura allestita all’interno del magazzino di via Praetta, presso la sede dell’Organizzazione di Produttori.
«Come sempre è stata un’ottima occasione conviviale per lo scambio degli auguri natalizi, ma soprattutto per confrontare le opinioni di molti soci sulla difficile annata appena trascorsa e sulle prospettive per il futuro, mettendo in campo tutte le iniziative per trovare soluzioni che possano ridare fiato e speranza al comparto» commenta il presidente Domenico Sacchetto. Tra queste, va sicuramente citato l’atto notarile di questi giorni, con cui le quattro OP della frutta (oltre ad Asprofrut, Lagnasco Group, Ortofruit Italia e Albifrutta) sono entrate a far parte della SIA, la società privata Sviluppo Investimenti Agroindustriali, per l’avvio del progetto “Fruttinnova”, che si pone l’ambizioso obiettivo di realizzare un’industria di trasformazione della frutta nell’area già opzionata sull’ex statale 662 nei pressi della Saint Gobain, per lasciare in Granda quel valore aggiunto oggi appannaggio di altre regioni italiane.
LAGNASCO – Pumalin, Persi Pien, Prusot: alle specialità dolciarie lagnaschesi, dalle scorse settimane si è ufficialmente aggiunto anche il “Bacio di Lagnasco”.
L’iniziativa è della panetteria pasticceria Gullino, che ha registrato la denominazione dopo alcuni mesi di prove ed i positivi riscontri della clientela.
«Dopo i vari esperimenti della scorsa primavera, abbiamo iniziato la produzione nel mese di giugno e la clientela ha dimostrato di gradire la nostra nuova proposta» commenta Marco Gullino, che con la moglie Wilma gestisce la panetteria sulla piazza, all’imbocco di via Manta. Marco, per il Natale 2012, aveva già “creato” il Prusot, il fratello dello storico Pumalin nato dal maestro pasticcere Germano Gerbaudo, con la variante del frutto alla base del dolcino e la leggera aggiunta di liquore di pera al posto del maraschino. Ora il “Bacio di Lagnasco” che, con la registrazione del marchio, entra ufficialmente nel novero dei dolci tipici lagnaschesi.
«Il nuove dolce è nato da una precisa richiesta della clientela – ci fa sapere Marco, nel suo laboratorio di pasticceria prospiciente la piazza – per avere un prodotto disponibile tutto l’anno e senza la presenza di alcool. L’assenza di farina lo rende poi appetibile anche a chi ha problemi di intolleranza».
I “Baci di Lagnasco” sono disponibili in due versioni, differenziabili dal colore dell’incarto, grigio e bianco, su cui compare stilizzata la sagoma del Santuario di Santa Maria per caratterizzarli con uno dei luoghi che stanno più a cuore ai lagnaschesi. La base è la Nocciola Tonda Gentile del Piemonte IGP, la forma quella del classico bacio, composto di due cialde morbide; la versione “grigia” con farina di nocciole ed una ganascia di cioccolato fondente ad unire le due cialde, quella “bianca” con l’80% di farina di mandorle e la ganascia al gianduja. Inutile sottolineare la prelibatezza del risultato finale, realizzato in modo completamente artigianale, apprezzabile da grandi e piccini e da gustare tutto l’anno. oscar fiore