LAGNASCO – La raccolta “porta a porta” dei rifiuti sta portando i frutti sperati: avviata in paese il primo novembre 2014 è infatti tempo di primi bilanci.
I dati sul primo anno di raccolta con il nuovo sistema, ufficializzati dal Consorzio SEA, Servizi Ecologia Ambiente, sono incoraggianti, sia raffrontati al medesimo periodo dell’anno precedente, quando la raccolta veniva effettuata con micro isole ecologiche, sia in prospettiva dei dati definitivi dell’anno solare, che saranno però resi noti soltanto nelle prossime settimane.
Aumenta la percentuale di differenziazione dei rifiuti, ma soprattutto cala la produzione di indifferenziati e di conseguenza il costo di smaltimento. Analizzando il dato percentuale, quello indicato dal legislatore per comminare eventuali sanzioni, nei primi 11 mesi del 2016 Lagnasco si attesta al 64,14%, appena sotto l’obiettivo prefissato del 65%, ma quasi 12 punti percentuali in più rispetto al 52,51% del 2015 ed al 52,82% del 2014; in alcuni mesi (giugno, luglio, agosto ed ottobre) il risultato ha addirittura superato il 70%.
Ma se la percentuale può essere “falsata” da dati “straordinari”, come lo spazzamento meccanico delle strade o lo smaltimento del verde che la scorsa estate ha interessato ad esempio l’area comunale di via Praetta per far posto ai container per ospitare i migranti, il dato più eloquente ed interessante è invece rappresentato dal calo ormai consolidato della quantità di rifiuti indifferenziati, quelli che vanno smaltiti in discarica. Nel 2014 furono 297,6 tonnellate (con un costo di smaltimento di 39.778 euro), che nel 2015 scesero a 270 tonnellate (con un costo di 31.043 euro) per via degli ultimi due mesi in cui già si utilizzava il nuovo sistema; nei primi undici mesi del 2016 le tonnellate di rifiuti sono state 164 con la proiezione sull’anno (considerando una media mensile inferiore alle 15 tonnellate rispetto alle 24 precedenti) che dovrebbe attestarsi a circa 180 tonnellate, con un calo del 33,3%, un terzo esatto. Cala ovviamente in proporzione anche il costo di smaltimento che dovrebbe scendere a circa 23.750 eur un risparmio di poco più di 7 mila euro rispetto allo scorso anno e di 16 mila in confronto al 2014, che non è sufficiente a coprire il maggior costo di 17.400 euro previsto dal nuovo sistema di raccolta, ma che potrà essere completamente compensato grazie ai contributi che il Comune riceverà per il riciclo di carta, cartone, vetro e plastica.
Non vanno infatti dimenticati gli ottimi risultati dei lagnaschesi nel differenziare: notevole l’incremento di carta e cartone (da 4.991 chilogrammi al mese del 2015 ai 6.967 del 2016, con un incremento del 39,6%), mentre il calo della plastica (-13,2%, da 3.789 a 3.291 chilogrammi al mese) non deve trarre in inganno perché in realtà si tratta di una raccolta più meticolosa che ne ha migliorato la qualità, meglio remunerata rispetto ad una maggior quantità, ma più impura.
Pur non essendo raccolti “porta a porta”, il nuovo sistema ha portato inoltre comprensibili benefici anche sul vetro (+8,9%, da una media mensile di 4.474 chilogrammi agli attuali 4.870) ed un vero e proprio exploit per l’organico, cresciuto del 54,3%, da 4.150 chilogrammi medi mensili a 6.405. «I risultati sono positivi, anche in termini d’impatto ambientale – commenta il responsabile dell’ufficio di Polizia Municipale, Marco Rinaudo – probabilmente ancora leggermente migliorabili; ad esempio, mi giungono segnalazioni che spesso nei cassonetti del vetro vengano gettate le bottiglie dentro borse di nylon o scatole, un comportamento che sarebbe da evitare, ma che non è così grave; altro aspetto, l’utilizzo di sacchi non di carta nell’umido le borse del supermercato vanno bene, perché sono compostabili, ma non vanno bene quelle di nylon, anche se fortunatamente non accade spesso. Talvolta mi segnalano anche mancate raccolte: quando accade è sufficiente contattare il Comune, il Consorzio o la ditta e solitamente la dimenticanza viene immediatamente sanata».
oscar fiore